Rais Khan è un contabile. Quando l'ho incontrato la prima volta, mi è sembrato l'immagine del dirigente d'azienda di successo. Un uomo tranquillo, ben parlato, ben curato e completamente professionale. L'ho fatto scrivere a macchina. Non avrei potuto sbagliarmi di più. Come resoconto biografico, Lo zingaro accidentale ha distrutto questa illusione. Fa quello che tutte le biografie dovrebbero fare, cioè darci una visione, che ci permette di vedere qualcosa di più degli sprezzanti ritagli bidimensionali che operiamo nel trattare con le persone. Rais Khan presenta se stesso e la sua vita come qualcosa di diverso dal grigio conformismo che generalmente si associa al commercialista aziendale. Ci presenta un conto, che è vario, profondo e sottile. Un conto da cui si può trarre un'immensa conoscenza. Etsko Schuitema, febbraio 2017