La ricerca si svolge su 291 calciatori, prevalentemente professionisti di alto livello, divisi per età. Molti studi indicano come l'evolversi dei sistemi di controllo dell'equilibrio siano, oltre ad un valido sostegno di carattere preventivo, anche un indice di performance. Questo, avviene in particolar modo negli sport di situazione, dove alcuni input sensoriali come la vista devono essere dedicati al controllo del continuo cambiamento dell'ambiente e non al proprio corpo nello spazio. Il manoscritto contribuisce ad arricchire le sperimentazioni che descrivono il controllo dell'equilibrio come una capacità di adattamento che migliora con l'esperienza e il livello praticato. Lo studio vuole essere un punto di partenza e di riferimento per l'analisi e la misurazione del controllo dell'equilibrio posturale del calciatore, capacità quantificabile e confrontabile oggettivamente. Questo lavoro aiuta a descrivere come i calciatori abbiano un meccanismo di controllo tipico della disciplina praticata, permettendo così di incrementare l'ormai consolidata affermazione che l'atleta è morfofunzionale allo sport che pratica, anche da un punto di vista posturale.