Dall'appassionato di musica allo studioso esperto, dal pianista amatore al musicista professionista, chiunque saprebbe riconoscere un brano tradizionale spagnolo, ma forse pochi sanno quanto questa attribuzione all'immaginario iberico sia più problematica di quanto possa sembrare. L’effetto sonoro complessivo che rimanda all'idioma musicale spagnolo è dato dalla presenza di più spagnolismi, ovvero di stilemi tipici della musica spagnola, che connotano così tanto il genere da renderlo riconoscibile anche da orecchie poco esperte. Tuttavia, il modello musicale di riferimento che possiamo avere maturato è basato sul flamenco dei nostri giorni, che è il prodotto di una commistione di generi perlopiù dettata da esigenze commerciali, ben lungi dalla musica tradizionale originaria di cui possediamo solo un esiguo materiale documentario. Nel presente studio si è scelto di focalizzare l’attenzione sulla musica tastieristica spagnola della seconda metà del XVIII secolo e dei primi anni del XIX, mettendo in luce tutti i problemi relativi alla definizione degli spagnolismi e proponendo un metodo per dare loro un fondamento.