Il soggetto sfuggente

Oscillando tra “rigore e libertà”, come da tradizione psicoanalitica britannica, Roger Kennedy si muove alla ricerca del "Soggetto Umano": pur accogliendo l’incertezza, tollerando l’ambiguità e riconoscendo la fuggevolezza di tale concetto, egli non rinuncia a farne l’oggetto privilegiato della propria ricerca. I processi di soggettivazione, l’organizzazione soggettiva e la Teoria dei Rapporti Soggettivi, sono alcune delle costruzioni teoriche che lo guidano nel percorso attraverso cui si addentra nello specifico di quell'”incontro di soggettività” fondante il rapporto analitico. Questo testo nasce da un’immersione all'interno del pensiero eclettico di Kennedy e nei suoi scritti abitati da una vivace polifonia di voci teoriche e illustrazioni cliniche, alla ricerca di un soggetto, sfuggente e inafferrabile, che si lascia intravedere solo a patto di non desiderare inquadrarlo in definizioni rigide e immutabili.