Iperaldosteronismo ed Ipertensione resistente

La scoperta che l’ipertensione rappresenta un importante fattore di rischio cardiovascolare risale all’inizio del XX secolo, quando Rivarocci e Korotkoff descrissero il metodo di misurazione della pressione arteriosa mediante sfigmomanometro. L’ipertensione è stata studiata estesamente fin da allora ma attualmente la ricerca in tale ambito sta vivendo un periodo particolarmente florido. L’ipertensione è uno dei principali problemi di salute pubblica in tutto il mondo e si prevede che il suo impatto aumenterà nei prossimi venti anni fino a raggiungere proporzioni pandemiche, per effetto della progressione in ambito sanitario dei paesi in via di sviluppo. Infatti si calcola che la prevalenza dell’ipertensione negli adulti crescerà dal 26,4% (nel 2000) al 29,2% nel 2025. La principale ragione dell’importanza dell’ipertensione non risiede nei decessi o nelle visite mediche che comporta, bensì nel fatto che essa rappresenta il fattore di rischio più diffuso al mondo per numerose altre patologie e condizioni morbose, ciascuna caratterizzata da un proprio tasso di mortalità e morbilità.