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"[...]Con le sue memorie Antonio ci dà l'immagine di un essere pervaso da energie psichiche senza sbocco se non quello di una personalità «perversa». Esplora la propria identità e il proprio animo con l'ossessività di chi ha smarrito se stesso e cerca una conferma della propria esistenza o della propria malattia, ripercorrendo con la scrittura le traumatiche esperienze istituzionali. Alla propria identità minacciata o già esplosa, reagisce con l'isolamento e la devianza, l'esasperazione e il rigetto di ogni regola sociale, a volte, attribuendo alla propria stessa indomabile interiorità le cause del disagio: «Se qualche anima generosa, mi avesse, - in quel campo - indirizzato verso la via giusta, avrei potuto, senza pericolo - (escluso quello della lue o della blenorragia) soddisfare i miei appetiti sessuali[...]»[...]Cosa ha fatto, infatti, la società per armarmi contro le difficoltà della vita? Nulla. Mi ha tenuto segregato, per anni e anni; e, ad un certo punto, mi ha aperto le porte, mi ha estromesso, quasi con violenza, dal manicomio, che era, un po' la mia protezione e mi ha detto: arrangiati" (cit. "Memorie di un internato psichiatrico", Q. Antonelli, F. Ficco p. 11-13).
dettaglio del libro: |
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ISBN-13: |
978-3-639-77225-8 |
ISBN-10: |
3639772253 |
EAN: |
9783639772258 |
lingua del libro: |
Italiano |
By (author) : |
Francesca Landro |
Numero delle pagine: |
336 |
Pubblicato il: |
22.07.2015 |
Categoria: |
Sociology |