Cellule T regolatorie nella replicazione del virus HIV: caso clinico

In questo studio si descrive il caso di una donna di 36 anni, sierologicamente positiva all’HIV-1, la quale presenta una conta di linfociti CD4 molto bassa ma assenza di viremia nel plasma (60-62). Dalle indagini effettuate in laboratorio, infatti, non si riscontra, in assenza di qualsiasi trattamento antiretrovirale, alcuna carica virale o provirale (DNA) nel sangue periferico della paziente, né antigeni HIV p24 né alcuna attività di retrotrascrizione dopo attivazione cellulare; tuttavia, la biopsia del midollo osseo ha rilevato copie di HIV-DNA (63). Inoltre, è stato riscontrato un elevato titolo di anticorpi neutralizzanti e un aumentato numero di cellule Tregs, corrispondenti ad un over espressione del gene FoxP3. Dal punto di vista clinico la paziente non presenta né infezioni opportunistiche né sintomi da AIDS. L’ipotesi è quella interpretare questi dati a favore di una possibile interferenza di Tregs nel meccanismo di resistenza all’infezione, così da aprire un nuovo percorso di indagine nell’identificazione di fattori regolatori determinanti nella patogenesi dell’Infezione da HIV.