“Maestra, ma io non riesco, non ci capisco nulla con i numeri! Ma che numero è poi questo? Ma devo contare in avanti o all’indietro? Io non so le tabelline, devo impararle per forza?” Ho riportato le frasi che nei miei vent’anni d’insegnamento ho sentito ripetere molte volte da alcuni alunni. Spesso, insegnando matematica, mi sono ritrovata a gestire situazioni simili: mi rivedo lì vicino a Federico, Antonio, Eric,… a spiegare loro che 3 + 2 significa aggiungere una quantità e, quindi, è necessario contare in avanti, che le tabelline servono ad eseguire moltiplicazioni e divisioni, che …Ma, come sempre è successo, il bambino mi guarda con occhi spalancati: “Hai capito cosa si deve fare per risolvere questo problema? Come si deve calcolare?”.Nessuna risposta, nessun cenno: solo occhi spalancati. Che cosa è il numero? Mi ha sempre affascinato fin da piccola il mondo della matematica: condivido pienamente l’espressione di Devlin quando afferma che “La matematica non è soltanto una materia creativa, è la materia più creativa della storia umana”.