«Astrattezza, autonomia e letteralità». Questi i caratteri peculiari del credito documentario, sintetizzati da una formula dal seducente fascino evocativo e non di rado fatta oggetto di paradossali fraintendimenti. Questo lavoro, di matrice squisitamente sperimentale, vuole mettere a nudo tali equivocazioni attraverso un'indagine fenomenologica scrupolosa e riccamente documentata. L'autrice, al fine di smorzare il carattere austero dell'argomento, impiega un registro chiaro e dalla sintassi cristallina, rifuggendo arzigogoli di sorta.