È mio interesse trattare le tematiche della gravidanza, del parto e delle cure neonatali in alcuni Paesi del Mondo, poiché si ritiene importante approfondire i diversi aspetti fisiologici e psicologici che coinvolgono la donna in questo momento della vita così delicato, senza però trascurare le prime attenzioni rivolte al neonato da parte di talune società tradizionali. La scelta di analizzare, secondo una prospettiva internazionale ed in chiave pedagogica, soprattutto gli usi ed i costumi del continente africano è dettata, in primis, dal personale desiderio di partecipare ad una missione umanitaria, aspirazione maturata durante l’attività di volontariato svolta presso la sede UNICEF di Torino. In secondo luogo credo che studiare la varietà di metodi e pratiche neonatali relative ad alcune etnie sia anche un modo per apprezzarne l’ingegnosità, cercando di confrontare tecniche che non si riferiscano agli stessi registri procedurali, né agli stessi meccanismi mentali, propri della cultura occidentale.