L’involucro dell’edificio è diventato negli ultimi vent’anni un laboratorio di frontiera, nel quale l’interfaccia architettonica è sentita alternativamente come schermo riflettente, pellicola opaca e/o trasparente, cortina protettiva. Il contributo dato dall’architettura verso una sempre più diffusa e controllabile qualità ambientale è oggi un elemento caratterizzante qualsiasi azione progettuale volta a modificare gli assetti fisici e relazionali dell’abitare nella direzione della più ampia e globale questione della sostenibilità ambientale e della eco-efficienza dei luoghi ove abitiamo. In questa direzione vanno le sperimentazioni, presentate in questo testo sull’argilla, materiale edile per eccellenza, che si sono interfacciate e confrontate con le tante significative esperienze condotte negli ultimi anni da molti centri di ricerca del panorama internazionale. A questo scopo si indagano le innovazioni chimiche del materiale, quelle di forma e di posa in opera prodotte dalla ricerca avanzata sui materiali argillosi con il fine di restituire i parametri progettuali, tecnologici, economici e tecnico-scientifici per una concezione diversa degli usi e delle forme dell'argilla.