Da alcuni anni è in corso in Italia una profonda ristrutturazione della rete ospedaliera per meglio rispondere alle mutate condizioni demografiche ed epidemiologiche in un contesto di limitazione delle risorse economiche. La tipologia dei bisogni derivanti da situazioni di cronicità richiede, infatti, un cambio di paradigma e l’evoluzione da un modello di cura basato sull’erogazione di prestazioni, tipico degli ospedali ad un modello centrato invece sulla presa in carico “proattiva” ed integrata del paziente cronico, sulla continuità di assistenza ospedale - territorio e su percorsi dedicati di cura o di accesso ai servizi sanitari. La riqualificazione di un presidio ospedaliero in POT non è da intendersi come un ospedale in dismissione ma invece, come una struttura che nel riordino della rete, assume il ruolo di nodo fondamentale di cerniera tra il livello dell’ospedale per acuti e la rete territoriale, per e nella gestione e la cura dei pazienti cronici e con malattie degenerative. Secondo tale prospettiva,alla luce anche della realizzazione del nuovo ospedale per acuti di Garbagnate, viene prospettata la riqualificazione dell’ospedale per acuti di Bollate in POT.