Attualmente, siamo in balia di una rivoluzione silenziosa, quella dell'Era del digitale, che ci rende tutti, al tempo stesso, vittime e complici di un accordo che sta rimodellando il nostro pianeta. Internet è diventato il principale mezzo di comunicazione di massa a livello mondiale, ma si distingue profondamente dai Mass Media tradizionali in quanto la sua offerta comprende servizi apparentemente gratuiti, che, in realtà, sono finanziati da un sofisticato sistema di marketing altamente redditizio. Ormai, non ci è più concesso considerare l'ambito economico (per antonomasia apatico e materialista) prescindendo dalla sfera psicologica; anzi, la loro dipendenza reciproca trova il binomio perfetto in termini quali "marketing comportamentale" - "marketing emozionale" - "messaggio subliminale" . I dibattiti attuali prendono spunto dal Premio Nobel per l'Economia, attribuito nel 2002 allo psicologo Daniel Kahneman, il quale proietta la ricerca verso un aspetto chiave, rappresentato dal funzionamento della mente che, oggi, salda in maniera inequivocabile il suo legame con l'economia. Presupponendo ciò, in quale misura la nostra privacy diventa allora merce di scambio?