Nel 2012 prese forma il primo Manuale di Safety Walk Round. Nel progetto è stato applicato il modello introdotto dal Frankel, mentre le criticità rilevate sono state classificate secondo i fattori tassonomici di Vincent. Mediante lo strumento del SWR e sulla scorta delle informazioni con esso acquisite, è stato possibile identificare e valutare le eventuali vulnerabilità di sistema ed introdurre misure preventive volte alla maggior sicurezza del paziente. Sin da subito il SWR si identificò come una tecnica di risk assessment volta ad identificare e misurare, in termini di gravità e probabilità, il rischio e di conseguenza la vulnerabilità insita nei diversi sistemi sanitari. Identificando specifici interventi e strumenti di miglioramento di tali sistemi è possibile quindi migliorare la qualità delle cure e la sicurezza del paziente, diffondendo nel contempo una cultura di non colpevolezza e favorendo il reciproco confronto tra operatori sanitari. Intuita la potenza e l’efficacia di tale strumento, sono emerse differenti esperienze che hanno consacrato il SWR come tecnica determinante una maggior sicurezza del paziente e favorente una proficua riallocazione di risorse in Sanità.