Il ricorso all’interruzione volontaria di gravidanza è diminuito gradualmente nel corso degli ultimi 35 anni grazie ai cambiamenti socioculturali all'interno del nostro paese, alla liberalizzazione dei metodi anticoncezionali e ai numerosi interventi a sostegno della maternità. Fondamentale l'approvazione della legge 194/78 con cui si è affermata l'importanza della maternità ed al tempo stesso l'irrinunciabile diritto della donna all'autodeterminazione personale. Si ricorda che, anche se la prevenzione risulta lo strumento migliore per una procreazione responsabile, non sempre è possibile evitare una gravidanza non programmata: molte donne si presentano infatti ai servizi sociosanitari quando il concepimento è già avvenuto. Con il presente lavoro però si intende dimostrare che è proprio in questi momenti che diventa fondamentale il ruolo di sostegno svolto dalle istituzioni e dalle organizzazioni di volontariato tra cui i Centri di Aiuto alla Vita ricoprono un ruolo fondamentale: una vita nascente infatti è un dono che deve sempre essere valorizzato nonostante le numerose difficoltà che si presentano durante il percorso.