Il comparto sanitario è caratterizzato da una crescente complessità, in cui intervengono e si sovrappongono prestazioni singole e collettive in condizioni organizzative contingenti. Tali interazioni conducono a situazioni inattese e alla necessità di decidere e agire tempestivamente, con un aumento delle situazioni a rischio per gli operatori. Nonostante ciò, in ambito sanitario vengono solitamente adottate metodologie e strumenti di analisi e valutazione del rischio di altra derivazione, poco adatti a questa complessità. Il lavoro che viene qui presentato intende proporre un metodo di analisi dei rischi complementare a quelli normativi, basato su mappe di rischio derivate da un’analisi delle interazioni presenti nei contesti lavorativi. L’analisi ergonomica delle attività di lavoro è utile in questi casi in quanto riesce a focalizzarsi su aspetti multifattoriali e su rischi non specifici; non cerca dei rischi stabiliti a priori, ma li cerca dove questi si formano. Le mappe di rischio possono fornire un supporto non solo ai professionisti della sicurezza, ma a tutte le pratiche professionali del settore, facendo emergere aspetti di disagio non sempre riconosciuti.