La nostra epoca è caratterizzata da cambiamenti sociali, culturali ed economici di carattere «globale». Tali cambiamenti si sono riversati pesantemente sul sistema dell’istruzione pubblica italiana che ha conosciuto negli ultimi decenni diverse riforme strutturali. Il punto di partenza può essere tuttavia fatto risalire alla legge 59/1997, che ha definito l’autonomia didattica e organizzativa attraverso la quale le scuole possono differenziare e ampliare l’offerta formativa ed essere sedi di ricerca, sperimentazione e sviluppo. L’autonomia scolastica è diventata lo strumento per il raggiungimento di migliori livelli di successo formativo. Tuttavia è altrettanto vero che la sua applicazione non è priva di pericoli, soprattutto perché molti aspetti e problemi sono stati sottoposti a urgenti pressioni politiche o a vuoti normativi. Questo lavoro prova a tracciare una ricostruzione storica e amministrativa del principio dell’autonomia, estendendo l’analisi dall’autonomia didattica ed organizzativa all’autonomia finanziaria e gestionale degli istituti scolastici, fino ai più recenti contributi che la Commissione Europea ha fornito con i fondi strutturali.