Parlare di responsabilità in ambito sanitario, è operazione assai ardua, poiché non vi è un solo tipo di responsabilità. Con il termine responsabilità medica si intende alludere a quel particolare aspetto della pratica clinica e curativa attinente alla tutela della salute del paziente in relazione ai rischi che lo stesso corre allorquando si sottopone a un trattamento sanitario e ai relativi doveri deontologici e terapeutici gravanti sul soggetto preposto alla pratica medica. Il medico, come ogni professionista, è soggetto nella propria attività a responsabilità civile e penale. Andando meglio a specificare si può affermare che egli è chiamato a rispondere, in sede civile, dei danni causati al paziente nell’esercizio della propria attività e, in sede penale, dei reati eventualmente commessi nell’esercizio della stessa attività. La nuova dimensione giuridica del bene “salute” ha generato inoltre, di pari passo con lo sviluppo tecnologico e scientifico nel campo medico, nuove posizioni soggettive in capo ai pazienti, oggi titolari anche del diritto all’informazione, prodromo necessario alla prestazione di un consenso informato.