Il presente libro si concentra sull’opera delle scrittrici migranti in Italia provenienti dall’Europa centrale e orientale, più precisamente Ornela Vorpsi, Anilda Ibrahimi, Jana Karšaiová, Michaela Šeboková Vannini, Barbara Serdakowski, Marina Sorina e Vera Slaven. Sulla base dell’analisi dei testi scelti cerchiamo di identificare le principali caratteristiche della narrativa delle autrici in questione. L’analisi tematica si concentra su tre principali punti: la rappresentazione dei regimi comunisti, l’immagine della donna nei vari ruoli sociali e periodi di vita, e il motivo del viaggio, fisico ma soprattutto quello metaforico. Le autrici presentano una visione frammentata della realtà che si manifesta sul piano tematico, simbolico e formale delle opere. L’analisi imagologica cerca di identificare le modalità in cui le autrici descrivono nelle loro opere la percezione dell’alterità e gli stereotipi culturali. L’obiettivo di questo libro è dimostrare che le scrittrici migranti rappresentano un contributo valoroso alla letteratura in lingua italiana e alla letteratura mondiale proprio grazie al loro sguardo specifico sulla realtà.