Lo studio del movimento dei fratelli si è concentrato negli anni per lo più sulle origini ed in particolare sulla divisione venutasi a creare fra i gruppi di Plymouth e di Bristol e la conseguente espansione degli open brethren nel mondo per mezzo di una intensa opera missionaria. Nella prefazione al libro di Ronco, Risorgimento and the free Italian churches, F. Roy Coad afferma che uno sviluppo ulteriore dell’opera dei fratelli nel mondo è da ricercarsi oggigiorno oltremanica. L’Italia fu tra quei paesi d’oltremanica dove il messaggio dei fratelli presto attecchì. Milano occupa un posto particolare in questa storia. Proprio qui l’impronta impressa dai primi evangelisti avrebbe trovato eco lungo tre generazioni. Da Orchard Street a via Ferrante Aporti intende mettere in evidenza il legame dei fratelli di Milano con la storia delle origini del movimento in Inghilterra e poi in Italia, quindi incentrare lo sguardo sul secondo dopoguerra, periodo che costituisce la liaison fra le origini del movimento e la chiesa oggi. Si intende in ultima analisi identificare una presenza spesso ignorata e le dinamiche storico-teologiche che ne hanno informato lo sviluppo.