L'abuso sessuale su minori: la CBCA e a sua capacità discriminante

Risulta un compito assai arduo riuscire a definire universalmente e correttamente quello che intendiamo con il termine "abuso sessuale sui minori". Fu il pediatra Henry Kempe il primo a dare una definizione clinica del termine, definendolo come il “coinvolgimento di bambini e adolescenti in attività sessuali che essi non comprendono ancora completamente, alle quali non sono in grado di acconsentire con totale consapevolezza o che sono tali da violare i tabù vigenti della società circa i ruoli familiari” Nella valutazione di sospetti abusi sessuali su minori, la testimonianza della vittima è di cruciale importanza. Tra i protocolli più utilizzati dai professionisti c'è la Statement Validità Analysis (SVA). Una volta ottenuto un racconto dei fatti da parte della potenziale vittima d’abuso sessuale, la SVA, prevede di sottoporre questo materiale a un’attenta analisi del suo contenuto. Quest’analisi viene compiuta attraverso un metodo che si chiama Criteria-Based Content Analysis (C.B.C.A.). Questo libro presenta uno studio sperimentale sulla validità dei 19 criteri che compongono la CBCA, nel tentativo di fornire una validazione scientifica a tale protocollo.